L'automazione si fa semplice: "cobot" di verniciatura in prova pratica presso ADLER

Sono i piccoli tuttofare della tecnologia robotica: i robot collaborativi, chiamati "cobot", sono oggi utilizzati per i processi più disparati: per l'azionamento di macchine, per il prelievo di pezzi, per il sollevamento e la saldatura e, più recentemente, anche per la verniciatura. Nel centro di tecnologia applicativa di ADLER, azienda austriaca leader nella produzione di vernici, è stato testato l'uso di un cobot come robot di verniciatura, con risultati promettenti.
22 ago 2022

Flessibile e semplice

La maggior parte dei grandi produttori di finestre e porte si affida ai robot di verniciatura per le superfici. Ma la tecnologia robotica classica non è la prima scelta per tutte le applicazioni: lo spazio richiesto è troppo grande, lo sforzo di programmazione troppo elevato, la flessibilità troppo bassa. È qui che in futuro potrebbero entrare in gioco i "cobot di verniciatura", i robot collaborativi consentono un'interazione senza barriere tra uomo e macchina, possono essere utilizzati in modo flessibile e sono semplici da utilizzare. Matthias Stötzel, responsabile della tecnologia applicativa per le finestre e le costruzioni in legno di ADLER, spiega: "Un cobot può essere facilmente programmato per qualsiasi sequenza di movimento. La programmazione non richiede nemmeno lontanamente il tempo necessario per un robot di verniciatura convenzionale". Grazie alla versatilità del braccio robotico, è possibile verniciare anche geometrie molto complesse: "Nella nostra prova sul campo, abbiamo verniciato sedie ed armadietti per quadri elettrici, carriole e scaffalature, i risultati sono sempre stati convincenti", spiega Stötzel. Grazie alla semplicità di programmazione, l'uso del cobot è particolarmente vantaggioso anche per le serie molto piccole, che possono essere verniciate con alta qualità e precisione.

Molta automazione in poco posto

Un altro vantaggio è il ridotto ingombro: "Per un normale robot di verniciatura sono necessari speciali involucri protettivi o una cabina di verniciatura separata. Il cobot, invece, può essere utilizzato in qualsiasi ambiente; l'uomo e la macchina lavorano insieme spalla a spalla, per così dire", spiega Stötzel. Per la prova sul campo del reparto di tecnologia applicativa di ADLER, un cobot è stato equipaggiato con una pistola Airmix e montato su un'attrezzatura trasportabile. Nel corso di diversi mesi, il prototipo è stato testato per un'ampia gamma di applicazioni e ha superato la prova a pieni voti: "Possiamo rispondere alla domanda se i cobot sono adatti per l'uso nel rivestimento delle superfici con un convinto sì", afferma Stötzel. Il team di ADLER ha così acquisito una preziosa esperienza nel campo della tecnologia di verniciatura: "I cobot rappresentano anche un'interessante alternativa per i piccoli produttori, che possono implementare l'automazione con poco sforzo ed elevata flessibilità. Sono lieto che ora possiamo supportare i nostri clienti anche in questo settore con il nostro know-how pratico".

ADLER - Nelle nostre vene scorre colore

Con 670 dipendenti, ADLER è il principale produttore austriaco di vernici, pitture e protettivi per il legno. Fondata nel 1934 da Johann Berghofer, l'azienda a conduzione familiare è oggi gestita nella terza generazione da Andrea Berghofer. 22.000 tonnellate di vernice escono ogni anno dallo stabilimento di Schwaz e vengono consegnate a clienti in oltre 30 paesi in tutto il mondo. ADLER ha sedi in Germania, Italia, Polonia, Paesi Bassi, Svizzera, Repubblica Ceca e Slovacchia; l'unico sito di produzione è ADLER-Werk Lackfabrik a Schwaz / Tirolo (A). ADLER è la prima azienda del settore ad essere 100% neutrale per il clima dal 2018. ADLER ha ridotto al minimo il suo impatto ambientale attraverso diverse misure: compensa le emissioni residue inevitabili con certificati di protezione del clima riconosciuti e contribuisce al finanziamento di nuovi progetti di protezione del clima.

 

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